mercoledì 17 maggio 2017

La Ciccalifornia che non ti aspetti, insolita.

Giorno trenta.
Santa Barbara - Los Olivos - Avila Beach - San Luis Obispo - Morro Bay - Cayucos - Cambria

A Santa Barbara arrivo di sera, esco per cenare e fare due passi, la zona del pontile è abbastanza vuota e ci sono parecchi vagabondi in bici o sulla carrozzina così mi dirigo verso il downtown dove oltre agli homeless ci sono anche ragazzi nei numerosi locali a bere birra e giocare a biliardo o freccette.
Questa località non mi piace, anche la prima volta mi aveva lasciato perplesso e avendo visto bene le spiagge di giorno posso dire che quelle della costa sud sono molto più belle.

Il mio tour ricomincia dall'interno, seguo le indicazioni per la zona vinicola di Los Olivos e all'improvviso mi sembra di essere in Italia.
Questa zona è rigogliosa, ci sono laghi e fiumi, boschi e prati un po' ingialliti dal sole. Qui la gente viene per fare i tour nelle aziende e fare degustazioni di vini girando con la bici su e giù per le colline.
Immagina di essere nel basso Piemonte, in una strada secondaria dove a destra ci sono vigneti e alberi da frutta, a sinistra prati con maneggi e agriturismi e gente che lavora nei campi; tutto ad un tratto scollini e vedi le onde!
Qui però entri direttamente in spiaggia e l'oceano ti abbraccia, gli alberi te li porti in spalletta al posto dell'ombrellone.
Questa è Avila Beach dove c'è il campo da basket più invidiato del pianeta direttamente sulla spiaggia in una cornice blu, azzurra e verde.
Continuo fino a San Luis Obispo e scopro una cittadina davvero eclettica, rurale, con il centro pieno di edifici d'epoca, di internet cafè, dove gli studenti si piazzano con i loro tablet mentre le signore si leggono un romanzo sorseggiando un thè caldo, di micro birrerie riconoscibili dai fermentatori in alluminio e da gallerie d'arte.
Mi fermo ad ammirare una via tanto bizzarra quanto disgustosa : Bubblegum Alley.
È un viottolo largo un metro e mezzo e lungo trenta e sulle pareti ci sono attaccate milioni di cicche masticate e bigliettini con scritto il proprio nome e la data o qualche frase ad effetto.
Mi sembra di rivedere i vecchi banchi da scuola, il sottobanco era un campo da battaglia per i chewing gum.
Dopo una piccola sosta per immortalare la famosa Morro rock che sovrasta il porto dell'omonima cittadina quasi al tramonto arrivo a Cayucos dove c'è un saloon stile western e poi a Cambria.
Questa non è la solita costa che tutti conosciamo, qui a maggio fa freddo, ora mentre vi scrivo ed è quasi mezzanotte ci sono 8 gradi, di giorno 17.
La costa è frastagliata e dove ci sono le insenature la spiaggia riesce a vivere altrimenti scogli e rocce sono in balia del vento e della ghiacciata acqua oceanica.

H4U

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P.s. se volete vedere i nuovi video o le nuove foto basta cercare su Google quello che ho scritto qui sopra.

Song of the day : California - Big e Rich

5 commenti:

  1. Che schifo le cicche, sto per vomitare :D
    Hermann! Se sei ancora a Santa Barbara vai a mangiare il granchio sul vecchio pontile, lo Stearns Wharf, nell'ultimo ristorante in fondo: Shellfish Company.
    Ti taglierai i pollici ma il King Crab è la fine del mondo.

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    1. Ciao Cani, ora sto risalendo ma al ritorno ci penso!!!
      I pollici tanto non servono

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  2. az ci starebbe una storica sfida 3vs3

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  3. Organizziamo quando torno giù tra dieci giorni...

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