martedì 23 maggio 2017

Biketown in classic arcade

Giorno trentacinque.
Portland

Il mio terzo giorno nella città verde parte scaricando la app che mi permetterà di noleggiare la bici arancione per un giorno.
Vado subito verso nord a visitare l'immenso Washington park, la strada è in mezzo alle foreste ma la salita iniziale mi stronca e faccio parecchie soste per dissetarmi mentre ciclisti più in forma di me mi sorpassano e mi salutano.
Nel parco ci sono anche : lo zoo, il giardino giapponese, il giardino delle rose e un paio di musei di cui uno per i bambini.
Mentre scendo dal monticello verso la città trovo per caso lo stadio della squadra di calcio, ovvero i Legnami, nel campo di sta allenando la prima squadra femminile della città.
Proseguo per China Town, un quartiere fatiscente e per pranzo prendo un super paninazzo da uno street food e mi fermo sulle sponde del fiume a mangiarlo.
Girare su due ruote nella metropoli delle bici è davvero sicuro, la pista ciclabile è immensa e dove non c'è si può transitare sui larghi marciapiedi.
Si scoprono vie che nuove che a piedi non si sarebbero viste, si pedala con impiegati e con studenti.
Il percorso sul fiume è molto rilassante e in tutti i giardinetti ci sono le solite oche che mangiano erba e cani che si rincorrono mentre i padroni prendono il sole.

Pedalo, pedalo e ad un certo punto ho una visione : una sala giochi!
Si chiama Ground Control Classic Arcade ed è un trionfo degli anni ottanta e novanta, addirittura ci sono i primi coin op degli anni settanta.

Ve l'ho mai detto che sono un fanatico di videogames?

Entro e gioco a una miriade di giochi anche perché i gettoni costano solo 25 cents!
Sono tornato indietro nel tempo quando nei bar la partita costava 200 lire o forse è un sogno, ho fatto il finto sportivo in bicicletta e sono svenuto.
La sala è piena di gente, soprattutto della generazione X, la mia.
Flipper spettacolari, sparatutto, arcade e platform...
Street Fighter e Donkey Kong, Super Off Road e Galaga, Terminator e Pacman.
Il bagno è un cinema, appena entri è tutto buio e pian piano si accendono luci colorate sul soffitto a tempo di musica e sembra di essere dentro una navicella spaziale.

Questo è un sano divertimento adolescenziale, si interagisce con il computer e con gli altri giocatori, ci si scambia tattiche e consigli, c'è competizione ma anche forza di squadra...
Oggi invece lo smartphone ci comanda e siamo diventati dei cerebrolesi condannati e schiavizzati aspettando la notifica lampeggiante che non arriverà mai.

H4U

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Song of the day : Turrican 2 Main Title - Chris Huelsbeck

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