Giorno trentacinque.
Portland
Il mio terzo giorno nella città verde parte scaricando la app che mi permetterà di noleggiare la bici arancione per un giorno.
Vado subito verso nord a visitare l'immenso Washington park, la strada è in mezzo alle foreste ma la salita iniziale mi stronca e faccio parecchie soste per dissetarmi mentre ciclisti più in forma di me mi sorpassano e mi salutano.
Nel parco ci sono anche : lo zoo, il giardino giapponese, il giardino delle rose e un paio di musei di cui uno per i bambini.
Mentre scendo dal monticello verso la città trovo per caso lo stadio della squadra di calcio, ovvero i Legnami, nel campo di sta allenando la prima squadra femminile della città.
Proseguo per China Town, un quartiere fatiscente e per pranzo prendo un super paninazzo da uno street food e mi fermo sulle sponde del fiume a mangiarlo.
Girare su due ruote nella metropoli delle bici è davvero sicuro, la pista ciclabile è immensa e dove non c'è si può transitare sui larghi marciapiedi.
Si scoprono vie che nuove che a piedi non si sarebbero viste, si pedala con impiegati e con studenti.
Il percorso sul fiume è molto rilassante e in tutti i giardinetti ci sono le solite oche che mangiano erba e cani che si rincorrono mentre i padroni prendono il sole.
Pedalo, pedalo e ad un certo punto ho una visione : una sala giochi!
Si chiama Ground Control Classic Arcade ed è un trionfo degli anni ottanta e novanta, addirittura ci sono i primi coin op degli anni settanta.
Ve l'ho mai detto che sono un fanatico di videogames?
Entro e gioco a una miriade di giochi anche perché i gettoni costano solo 25 cents!
Sono tornato indietro nel tempo quando nei bar la partita costava 200 lire o forse è un sogno, ho fatto il finto sportivo in bicicletta e sono svenuto.
La sala è piena di gente, soprattutto della generazione X, la mia.
Flipper spettacolari, sparatutto, arcade e platform...
Street Fighter e Donkey Kong, Super Off Road e Galaga, Terminator e Pacman.
Il bagno è un cinema, appena entri è tutto buio e pian piano si accendono luci colorate sul soffitto a tempo di musica e sembra di essere dentro una navicella spaziale.
Questo è un sano divertimento adolescenziale, si interagisce con il computer e con gli altri giocatori, ci si scambia tattiche e consigli, c'è competizione ma anche forza di squadra...
Oggi invece lo smartphone ci comanda e siamo diventati dei cerebrolesi condannati e schiavizzati aspettando la notifica lampeggiante che non arriverà mai.
H4U
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Song of the day : Turrican 2 Main Title - Chris Huelsbeck
Sei uscito dalla sala giochi??😂
RispondiEliminaPensa che ne ho trovate altre due!!!
EliminaFingers malone, detto anche la valigia (per mamma) no?
RispondiEliminaNo, quello è solo per Commodore 16.
EliminaMitico!!!