martedì 9 maggio 2017

Il meteorite venuto dallo spazio

Giorno ventidue.
Petrified Forest, Meteor Crater, Sedona.

Parto da Holbrook dopo un bagno in Jacuzzi, fuori sta piovendo e la temperatura si aggira intorno ai 15 gradi centigradi; arrivo alla Petrified Forest, è un parco nazionale e quindi posso fare il pass annuale per poter entrare dappertutto.
Mi fermo nel primo gift shop e incontro quattro Italiani, due di Cantello e due di Malnate : è davvero così piccolo il mondo che si incontra sempre qualcuno del proprio paese quando si viaggia, incredibile!
Scambiamo qualche parola e ci salutiamo, loro faranno un bellissimo giro ma concentrato, io ho più tempo per perdermi nell' infinito di questo stato sorprendente che regala chicche giornaliere e ti lascia a bocca aperta.
La caratteristica di questo parco sono i resti fossili di alberi millenari disseminati in un paesaggio che sembra lunare.
Ci sono percorsi da fare a piedi tra la pietrificazione, il deserto dipinto e tracce di corsi d'acqua inesistenti.

La mia attenzione vira verso il mio prossimo destino, ovvero il Meteor Crater, che come si intuisce dal nome è un enorme buco formatosi dopo l'impatto di una meteora 49.000 anni fa.
Dalla terrazza panoramica si ammira tutta la sua grandezza e con l'aiuto di binocoli fissi posizionati su punti d'interesse si riesce a vedere un piccolo tunnel scavato nella roccia, una cima da una forma aliena, diverse frammentazioni del terreno e anche un cartonato di un astronauta.
Questo è il classico posto dove si rimane in silenzio in contemplazione...

Terza tappa di oggi è Sedona, tempio dei nativi di questa zona perché è considerata (stranamente) una terra sacra per i suoi poteri mistici.
Il paesino è in mezzo a queste montagne di roccia rossissima e luccicante; villeggianti e turisti entrano in boutique di lusso, gioiellerie, pelletterie e si organizzano per le escursioni e le gite da fare in mezzo a questa foresta incantata.
Oltre agli indiani ci sono anche parecchi invasati di new age che si ricaricano di energia positiva della madre terra, si riconoscono perché indossano quelle magliette multicolori, pantaloni Think Pink e sandali da escursionista sprovveduto.
Gli indiani di questa zona vivono in un paradiso terrestre, hanno materie prime, turismo e sono pure simpatici.

Gli uomini vanno e vengono come le onde del mare. Anche l’uomo bianco, il cui Dio cammina e parla con lui da amico a amico, non può sfuggire al destino comune.
(Proverbio dei Nativi americani)

H4U

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Song of the day : All jacked up - Gretchen Wilson

4 commenti:

  1. Che posto Agente!
    E che voglia di rinviare un pallone fortissimo in quello spazio!

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  2. Cavolo che cose incredibili...grazie di farcene partecipi!

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