Giorno quarantacinque.
SF - Santa Monica
Oggi mi aspettano 6 ore di viaggio e decido di percorrere tutta la Interstate 5 per arrivare sulle spiagge di Los Angeles.
È la prima volta che seguo tutta la valle centrale e in realtà non mi aspetto niente di che, in genere si fa la strada sulla costa per vedere l'oceano o quella più interna perché passa dai parchi nazionali : Yosemite, Sequoia e Death Valley.
Su questa strada il limite è 70 miglia orari ma io faccio fatica a stare davanti ai numerosi camion, attaccano e sfrecciano a 80 miglia e più, sono davvero incoscienti, soprattutto perché sui bordi delle strade c'è un cimitero di pneumatici.
Oggi sulla carreggiata ho schivato un parafango intero di una macchina, incredibile.
Questi sono i posti dove è stata girata la serie TV "Sons of anarchy" e non mi aspettavo niente di diverso, colline e desolazione, caldo torrido e erba bruciata.
Non è però tutta da buttare, ad un certo punto vedo un angolo di paradiso, una piccola valletta con un fiume, a destra alberi e a sinistra un ponte, mucche al pascolo e in lontananza un ranch.
Poco dopo un lago con le pareti delle montagne a forma di piramide, infatti si chiama Pyramid lake, purtroppo non riesco a fermarmi neanche per una foto, troppo pericoloso su questa strada.
Arrivo nel caos di Santa Monica intorno alle 16 con la sola voglia di buttarmi nell'oceano e prendere un po' di sole dopo aver fatto il viaggio dentro un forno.
Peccato che qui ci sono 18 gradi e l'acqua è gelida, tutta la gente è sul Pier a mangiare i Churros, specialità dolce messicana.
Le spiagge di Los Angeles sono così, ventose e fredde anche a giugno.
Qui ci sono tanti turisti inglesi che si scassano di alcool nei pub aperti apposta per loro che servono birra del Regno Unito.
Le vie del centro sono molto alla moda con negozi di grandi marche e ragazze che sfilano facendo su e giù per il corso.
Anche qui opto per soggiornare in un ostello in centro, comodo ed economico e in più c'è una super colazione mattutina.
H4U
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