Boscadrà festival 8/9 luglio 2017 - Alta val Borbera
Lo scorso weekend ho partecipato ad una delle feste più genuine e primordiali che abbia mai visto, coinvolgente e divertente; natura, vino, musica e un'emozionante esplosione di colori e romanticismo.
Organizzata da Maurizio, Martina e dai ragazzi della val Borbera, nasce alla cascina Barban a Figino e prosegue, dopo una camminata notturna, sulla cima del monte Giarolo.
Rinasce insieme al sole e cresce dentro i nostri cuori.
-Bianco-
Arrivo in serata sugli Appennini piemontesi, la strada è sconosciuta e tortuosa, parcheggio in mezzo ai campi, incontro casualmente alcuni amici e dopo pochi passi si presenta davanti a noi una luce bianca che illumina dei gazebo e persone che ballano, altre mangiano e bevono vino.
Ci sono tre o quattro piccoli cani che giocano tra di loro, degli asini, sdraio puntate a valle, tavolate di ragazzi e ragazze che ridono e scherzano, l'atmosfera è tranquilla.
Il tempo si è fermato.
Nel campo vicino c'è una distesa di tende, un percorso semi buio lievemente illuminato dalla luna conduce ad una mostra unica in mezzo ai boschi, installazioni create da Diego : volti, paesi e monti è il titolo.
-Nero-
Dopo il concerto dei Pifferi mi ritrovo con amici vecchi e nuovi a cantare canzoni e motivetti.
Il vero mattatore è il nostro idolo Roberto, chitarrista di Ravenna che per circa trentacinque minuti suona lo stesso riff : arpeggiato o pizzicato, in stile reggae o rock.
Noi ci cantiamo sopra in modo ossessivo, come una morsa stretta su un banco da falegname, dozzine di canzoni : Guanta na mera Albera guanta na mera, Susanna mon Amour, Don't worry be happy, No woman no cry, Twist and shout e altre versioni storpiate e strapparisate.
Intanto i denti dei presenti sono diventati tutti violacei mentre le labbra sono rosse, il vino non macchia indelebilmente le menti rurali e le mani dei travasatori di damigiane.
Per fortuna.
-Blu-
Sono le tre e mezza e c'è il raduno per la camminata notturna, in molti escono dalle tende, i furbacchioni hanno dormito un paio d'ore, la fila alla fontana per riempire le borracce è epica, manco fosse birra.
Si parte tutti insieme appassionatamente e, dopo aver tirato fuori una macchina da un fosso, arriviamo a Volpara.
Ci scrutano gli occhi indiscreti di un paesano uscito a torso nudo in giardino per vedere per la prima volta nella sua vita il proprio paese di 26 anime intasato da macchine parcheggiate ovunque e da persone in tenuta da trekking molto educate e silenziose.
La salita è dura, male alle gambe, il gruppo si allunga, c'è un cagnolino di nome Sara.
Buio, luce delle torce, buio in mezzo al bosco, un lieve tratto in discesa e poi si apre il cielo, nero grigio e blu, incredibilmente in cinque minuti è già chiaro.
-Arancione-
Sagome di chitarre e pianole, tre musicisti accolgono la carovana di 150 intrepidi camminatori della domenica e soprattutto cullano il sorgere di questa scenografia che si concede a noi in uno spettacolo di colori caldi.
Il protagonista è timido oggi, a volte le nuvole cercano di oscurarlo e in lontananza si vedono vortici che fanno presupporre a pioggie e temporali.
Alba solare.
I Dulcamara suonano fino ad esaurimento pile, le loro canzoni dirette e riflessive sono sorprendendemente mattutine e tracciano una linea di note che sale con l'orizzonte mentre parte del pubblico stremata e forse ubriaca crolla sul terreno e si addormenta.
Dopo colazione si rientra al campo, la discesa è forse più dura della salita.
Occhi crepati, polpacci poco allenati.
In cascina riparte il festival del vivere sostenibile.
Hanno partecipato ragazze e ragazzi dall'Olanda e Germania, Varese, Genova e Lecco, Roma e Firenze, Torino e Alessandria.
Questo è un luogo fuori dal tempo dove è bello vivere i momenti ed emozionarsi con la natura, le persone e gli animali.
Non è un sogno, è realtà.
Tutto questo accadrà al Boscadrà.
H4U
Song of the day : Dovrei - Dulcamara
P.S. Grazie a Celeste per le bellissime foto e a tutti gli amici che ho conosciuto. A Diego per avermi invitato, a Shaggy perché passano gli anni ma è sempre un c......e. A Fede, Chiara e tutti i compagni di camminata anche se lo Smana se l'è fatta in macchina. Ai Dulcamara per l'ispirazione dei colori. Alle menti geniali degli organizzatori.
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